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Tessile-moda: avanti adagio

L’industria italiana del tessile-abbigliamento archivia il 2015 con un fatturato moderatamente in crescita (+0,6%) rispetto al 2014. Secondo il bilancio settoriale elaborato da Sistema moda Italia, infatti, il fatturato totale è stato di 52,4 miliardi di euro, con un guadagno di oltre 330 milioni sull’anno precedente.

Il bilancio 2015 del sistema tessile-abbigliamento-moda è stato presentato nel corso dell’assemblea annuale di Sistema moda Italia. Il dato finale del +0,6% è leggermente inferiore rispetto ai preconsuntivi (+1,1%): si tratta di un risultato dovuto essenzialmente al quadro globale estremamente insidioso e turbolento, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista economico.
Se poi si scompone il risultato medio di filiera nei due principali macro-comparti, si osserva che il fatturato del tessile è salito dello 0,4%, mentre l’abbigliamento-moda dello 0,8%.
Quanto all’export, nel 2015 è cresciuto del +2,1%, per un totale che supera i 29 miliardi di euro e ha un’incidenza del 55,5% sul turnover.
Le previsioni per il 2016 indicano una crescita dell’industria tessile-abbigliamento dell’1%, mentre le esportazioni dovrebbero aumentare dell’1,9%.
Nel suo intervento all’assemblea, il presidente di Smi, Claudio Marenzi, ha toccato tutti i temi e gli interventi su cui puntare per garantire al tessile abbigliamento italiano una crescita più sostenuta e stabile: dal reshoring al credito, dalla sostenibilità alla lotta alla contraffazione, passando per l’etichetta “made in”.

Biella, 29 giugno 2016

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