
Focus su Turchia e Francia
Il 21 settembre 2016 Filo presenterà la fiera e le tendenze della sua 46a edizione a Istanbul a un gruppo selezionato di operatori e di giornalisti turchi, individuato da Ice-Agenzia tra i più rappresentativi del settore. La Turchia è infatti uno dei principali attori a livello mondiale nel settore tessile-abbigliamento. Ed è per questo che una delle relazioni del convegno “Il Filo dell’internazionalizzazione” si è concentrata proprio sul mercato turco. L’altra relazione ha invece affrontato un mercato di sbocco più tradizionale per i filati italiani, la Francia.
“La Turchia è oggi uno dei più dinamici mercati per l’industria tessile – ha spiegato Aniello Musella, direttore dell’ufficio Ice-Agenzia di Istanbul nel corso del convegno “Il Filo dell’internazionalizzazione – Per quanto riguarda i filati, la domanda è stata costante negli ultimi tre anni e nel 2015 la quota di prodotti importati è arrivata al 47%”. Ma l’aspetto forse più interessante è che la Turchia rappresenta oggi una “porta” per esportare verso paesi terzi, come l’Iran, che dopo la revoca delle sanzioni internazionali è destinato a una rapida crescita.
Sicuramente più conosciuto dagli operatori italiani è il mercato francese. Che però negli anni ha subito negli anni una drastica ristrutturazione, come ha evidenziato Yannick Ponzio, direttore dell’ufficio di Parigi di Ice-Agenzia. Oggi l’industria tessile francese è costituita da circa 2.400 imprese – per lo più di piccole dimensioni – che fabbricano filati, tessuti e fibre tessili destinate all’abbigliamento e dell’arredamento o a usi tecnici. Il fatturato globale di 12 miliardi di euro, con circa 70mila gli addetti. Il governo francese ha varato un piano industriale denominato “tessuti tecnici e intelligenti” che punta a valorizzare la produzione dei tessili tecnici, presenti ormai in molti ambiti della vita quotidiana: dallo sport alle costruzioni, dalla salute ai trasporti, all’ingegneria civile.