Al FiloHappening si “pensa futuro”
È quanto mai proiettata verso il futuro la 44a edizione di Filo, che si apre oggi al Palazzo delle Stelline.
Il “domani” è per definizione introiettato nei filati in mostra, che diventeranno tessuti e poi capi di abbigliamento o materiali per l’arredamento in momenti successivi. Così come sempre intrisa di futuro è l’attività delle aziende, specie di quelle che espongono a Filo, impegnate in una continua opera di innovazione e ricerca per realizzare prodotti che non solo rispecchiano, ma spesso anticipano le richieste del mercato.
Proprio partendo da questo riflessioni, Filo ha scelto per il FiloHappening della 44a edizione il tema “Pensare futuro” all’interno del sistema tessile e della moda italiani. Alla tavola rotonda partecipano Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese; Silvio Albini, presidente uscente di Milano Unica; Roberto Luongo, direttore generale Ice-Agenzia – Roma; Claudio Marenzi, presidente Sistema Moda Italia. L’appuntamento è per le ore 17 di oggi 30 settembre alla FiloLounge.
A introdurre la discussione è Marilena Bolli, che afferma: “La 44a edizione di Filo si svolge all’insegna di Leonardo da Vinci, con la mostra che ci porta a scoprire aspetti ancora nascosti dell’Ultima Cena e le interessanti installazioni leonardesche inserite nel chiostro della magnolia del Palazzo delle Stelline, che in altre edizioni ha ospitato i nostri stand. Leonardo è senz’altro una fonte di ispirazione per noi industriali del made in Italy, per la sua capacità non solo di immaginare il futuro, ma anche di realizzarlo in modo concreto. È in fondo quello che cerchiamo di fare ogni giorno nelle nostre aziende”.
Marilena Bolli si sofferma poi sulla congiuntura dell’industria tessile: “Il futuro che si prospetta per il sistema tessile sembra oggi più sereno – per il distretto biellese lo hanno confermato anche i dati del secondo trimestre su tessitura e filatura. Ma sulla congiuntura internazionale pesano ancora molte incognite e anche in Italia è necessario evitare mosse avventate che danneggino i primi segnali positivi che abbiamo intravisto in questi mesi, soprattutto se vogliamo che si trasformino in una vera e propria ripresa capace di creare nuova occupazione. Se questa parte attiene alla politica, le aziende – soprattutto quelle tessili – devono rispondere con qualità dei prodotti, ricerca e innovazione. Grazie a queste caratteristiche, che rendono inimitabili i prodotti italiani, le imprese possono puntare ad affermarsi sui mercati esteri, anche con il supporto delle fiere. E un esempio concreto della capacità delle fiere di favorire l’internazionalizzazione delle imprese è la prima edizione di Filo Shanghai, dal 13 al 15 ottobre, in collaborazione con Milano Unica. Si tratta di una iniziativa che ci rende particolarmente soddisfatti, anche perché mostra la forza della filiera tessile italiana e la sua capacità di fare sistema, quando gli obiettivi sono chiari e c’è un supporto attivo delle istituzioni, come lo è stato in questo caso quello del ministero dello Sviluppo economico”.
Dopo la breve tavola rotonda, la discussione prosegue in modo più informale durante il cocktail che conclude la serata.
Biella, 30 settembre 2015