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44ª edizione di Filo: bilancio nettamente positivo

La 44ª edizione di Filo, salone internazionale dei filati e delle fibre, si è chiusa oggi in un clima nettamente positivo: in una fiera dal successo consolidato, si è infatti registrato un ulteriore aumento di visitatori, stranieri in particolare.

A suggellare la positività dei dati della 44a edizione è stata la visita in fiera di Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo Economico, nella seconda giornata di lavoro. Il viceministro si è soffermato a lungo tra gli stand di Filo e nell’Area Tendenza e ha manifestato tutto il suo apprezzamento per la qualità dei filati e per lo spirito imprenditoriale dimostrato dagli espositori di Filo. Calenda ha sottolineato in particolare lo “stile” di Filo, concreto ed efficace, e ha riconfermato la sua fiducia nella fiera, quale appuntamento di riferimento dei filati per tessitura made in Italy a livello internazionale.

Conferma Paolo Monfermoso “L’edizione n. 44 si chiude con un ottimo bilancio. I nostri espositori – che ne rappresentano la fascia più alta dei produttori di filati – dichiarano di aver ricevuto un buon numero di visitatori con un interesse concreto per le loro collezioni. Per noi di Filo ciò conferma la validità della nostra scelta di porre grande attenzione alla qualità dei visitatori, sia italiani sia stranieri perché il nostro primo obiettivo è essere una reale piattaforma d’affari, dove un’offerta di alta qualità – rappresentata a Filo da espositori che propongono filati d’eccellenza – incontra una domanda di qualità altrettanto elevata. Agli stessi fini è orientato il progetto che da molte edizioni portiamo avanti con Ice-Agenzia e che ci permette di avere in fiera una delegazione di buyer proveniente da paesi di particolare interesse per le aziende espositrici. È il nostro modo di sostenere le aziende nel loro “pensare futuro”, come suggerito dal tema di questo 44° appuntamento di Filo”.

Il concetto è stato ripreso da Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese, nel corso della tavola rotonda del FiloHappening che si è tenuto nel pomeriggio di ieri “Pensare futuro è un pensiero più ampio di “pensare il futuro”. È proprio “pensando futuro” che le aziende tessili sono riuscite a rafforzarsi pur in anni di crisi. Ed è “pensando futuro” che nelle aziende come nelle istituzioni e nelle associazioni di categoria in questi ultimi anni si sta realizzando il cambiamento di approccio da tempo auspicato, ma non semplice da realizzare nella pratica: andare al di là dei propri interessi particolari e imparare a fare sistema. Solo così potremo affermare il valore del made in Italy sui mercati internazionali, beneficiandone come singole imprese e come paese nel suo complesso”. Una consapevolezza condivisa da Silvio Albini, presidente uscente di Milano Unica (ed espositore di Filo) che si augura che “pensare futuro” significhi “superare i campanilismi e riuscire a fare sistema, in una attività imprenditoriale e associativa volta a favorire soprattutto le piccole e medie imprese, che possono trarre vantaggio da un valore aggiunto garantito di regole che garantiscano sostenibilità e tracciabilità dei prodotti made in Italy”. Marinella Loddo (direttore di Ice-Agenzia-Milano) si è detta “onorata di accompagnare le aziende italiane ad affermare la loro creatività e capacità di innovazione sui mercati esteri”. Mentre Claudio Marenzi ha voluto sottolineare “l’importanza delle relazioni personali per costruire rapporti di fiducia che travalichino le differenze tra distretti e tra comparti: dobbiamo fare tabula rasa dei retaggi del passato e imparare a lavorare insieme per gli obiettivi comuni e condivisi, come per esempio l’obbligatorietà dell’etichetta made in Italy”.

Un esempio concreto della collaborazione di sistema è la prima edizione di Filo Shanghai che si terrà nella città asiatica dal 13 al 15 ottobre 2015 al National Exhibition and Convention Center, in un padiglione attiguo a quello di Milano Unica China.

La soddisfazione per il lavoro svolto in questa edizione del 30 settembre – 1° ottobre 2015 di Filo si ritrova nelle parole degli espositori.

Cesare Savio di Safil giudica “molto positiva questa edizione di Filo con un afflusso costante di clienti, sia italiani sia stranieri e in più è da sottolineare il ritorno – in parte inatteso – dei giapponesi. Abbiamo sentito una particolare consonanza con il tema scelto per questa edizione di Filo: il “pensare futuro” ispirato a Leonardo è un approccio che noi di Safil condividiamo appieno e che aspiriamo a realizzare nel nostro lavoro quotidiano. Quanto ai prodotti, l’interesse si è concentrato sui filati della linea Urban Active, di alta qualità, formali, ma performanti.

Roberto Rimoldi di Filatura Luisa esprime la sua soddisfazione: “Fiera andata bene, con buon numero di clienti, soprattutto stranieri europei ed extraeuropei. Mi preme sottolineare che l’affluenza di buyer è stata molto buona qualitativamente, con 60 per cento di italiani e il 40 per cento di stranieri. La nostra collezione molto molto apprezzata: in particolare, gli articoli di lana molto fine e i fantasia”.

Francesco Bianchetti de I cotoni di Albini valuta molto positivamente la due giorni di FILO: “abbiamo visto clienti consolidati e clienti nuovi con una buona presenza di giapponesi, non consueta in periodi come questi. Benché questa non sia la nostra stagione, la richiesta è stata varia, orientata su filati di diversi materiali e non solo cotone-seta come accadeva alcune stagioni fa”.

Nicoletta Meriglio di Botto Poala “Siamo soddisfatti dell’andamento dei due giorni di Filo: abbiamo incontrato numerosi buyer, provenienti anche dall’estero. Dei nostri prodotti hanno apprezzato la ricerca di fibre e aspetti naturali, interpretati però con spirito d’avanguardia grazie anche alle nostre tecnologie innovative. Curiosità e attenzione ha suscitato in particolare il trattamento H2Dry – un nostro brevetto – che dona comfort e performance ai capi”.

Andrea Ongetta di Ongetta conferma che si è trattato di “Una edizione molto buona, in miglioramento anche rispetto a marzo 2015. Tra i prodotti, i buyer si sono concentrati su i misti di cotone-seta e lino-seta, con aspetti opachi. Apprezzate anche le resinature per fissare la salicina, il tutto giocato sulla riflessione della luce. Bene anche gli shantung crepe”.

Vincenzo Caneparo di Davifil è soddisfatto “Abbiamo avuto molti visitatori in entrambi i giorni di fiera. Filo conferma inoltre di essere una fiera dallo standard molto alto. I buyer hanno apprezzano in particolare i filati naturali, un trend ormai consolidato, che denota una sempre maggiore attenzione per la qualità dei prodotti e per produzioni ecologicamente sostenibili”.

Mariarosa Dissegna di Marchi e Fildi sottolinea che “in questa edizione abbiamo un movimento costante, direi un clima effervescente. I clienti apprezzano le nuove proposte, i prodotti che innovano rispetto al consueto. Interesse hanno suscitato anche i nostri filati che si rivolgono a una fascia più alta di mercato. D’altra parte, la nostra azienda privilegia il servizio come ricerca costante del prodotto, ma anche come meticolosa organizzazione delle tecniche e delle strutture commerciali, cerchiamo così di soddisfare il cliente a 360 gradi”.

Giudizio sostanzialmente positivo anche da Angelo Della Porta di Pozzi Electa: “Abbiamo registrato una buona partecipazione dei buyer, omogenea lungo le due giornate. A Filo riceviamo la visita di molti clienti, interessati a vedere le novità delle nostre proposte”.

Alberto Enoch di Servizi e Seta sottolinea come “il bilancio dei due giorni di fiera è positivo: abbiamo lavorato molto bene, con un buon afflusso di visitatori, italiani in particolare. Le nostre proposte sono sempre molto apprezzate, le sete e i misti lini soprattutto”.

La 45ª edizione di Filo si terrà sempre al Palazzo delle Stelline di Milano nei giorni 2 e 3 marzo 2016.

Biella, 1° ottobre 2015

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