skip to Main Content

Quanto vale l’etichetta “made in”

Quanto vale il “made in”? 30mila posti di lavoro, secondo Claudio Marenzi, presidente di Smi-Sistema Moda Italia, che è tornato sul tema dell’obbligatorietà dell’etichettatura per i prodotti del sistema moda nel corso della presentazione del bilancio 2014 per il comparto del tessile-abbigliamento.

L’Europa è la sola regione in cui l’etichettatura d’origine non è obbligatoria, mentre lo è nei principali mercati concorrenti dell’UE, a partire da Stati Uniti e Cina – sostiene Marenzi. Se l’Unione Europea approvasse l’obbligo dell’etichetta “made in” i vantaggi per le produzioni italiane sarebbero enormi, tanto da mettere le basi per la creazione di 30mila nuovi posti di lavoro. Al regolamento “made in” si oppongono i soliti noti: Germania e paesi del Nord Europa. È dunque al governo che Marenzi si rivolge in primo luogo, perché si impegni con maggior vigore sull’argomento.

 

Back To Top