In un video il FILO lungo 21 anni
Una fiera business to business ha come primo obiettivo quello di far incontrare l’offerta e la domanda di un determinato prodotto. Nel caso di FILO, sul lato dell’offerta abbiamo filati e fibre d’eccellenza, realizzati da imprese che dedicano impegno e risorse nella ricerca di materiali innovativi e di alta qualità. Il “lato della domanda”, invece, è rappresentato da aziende altrettanto impegnate a offrire tessuti (e non solo) raffinati, eleganti e innovativi, che saranno alla base di abbigliamento, accessori e arredi d’alta gamma.
Una rassegna incentrata sugli affari è impegnata in particolare a creare il clima nel quale possano realizzarsi in maniera effettiva. Ma per la 43a edizione, FILO ha fatto un’eccezione e ha deciso di raccontare il suo carattere e la sua storia in un breve video di cinque minuti, diffuso nei due giorni di fiera.
Non è semplice riassumere ventuno anni di vita in cinque minuti di filmato: FILO lo ha fatto scegliendo alcune immagini significative di ogni edizione, di ogni passaggio che dall’intuizione della necessità di una fiera che mettesse in primo piano i filati – il materiale su cui si è fondato e si fonda il successo del made in Italy – arriva fino a un oggi nel quale FILO è chiamata a essere la “fiera di riferimento dei filati”, come previsto dal Piano straordinario per il made in Italy.
Il video è piacevole e accattivante. Soprattutto, seguendo il tema della 43a edizione di FILO, spiega bene come la capacità di innovare per ottenere prodotti sempre in linea con le richieste del mercato si nutra dell’esperienza accumulata nel passato, in un continuum fondato sul “saper fare”: vale per la filiera tessile così come per le fiere che la rappresentano.