La moda fa meglio della grande industria
Il sistema moda italiano “è solido, anche se negli ultimi anni ha un po’ rallentato”: lo afferma l’indagine di Mediobanca sulle aziende della moda italiana, che ha analizzato i risultati di 135 società italiane, di cui 120 manifatturiere e 15 di distribuzione al dettaglio, con un fatturato di almeno 100 milioni nel 2013. Cento delle aziende considerate sono di proprietà italiana, mentre trentacinque hanno proprietari stranieri (quindici sono francesi). I consuntivi del 2014 dovrebbero registrare una “crescita del 2-3 per cento”, che dovrebbe ripetersi sugli stessi livelli nel 2015.
Ma al di là dei dati congiunturali, la ricerca Mediobanca è interessante per il confronto tra le grandi aziende della moda e quelle degli altri settori dell’industria italiana. Le società della moda appaiono decisamente più capitalizzate, con debiti finanziari al di sotto del 40% dei mezzi propri – per le dieci più grandi si scende addirittura a meno del 9 per cento – mentre nel resto della grande industria italiana questo rapporto è in media del 143 per cento.
Prada è la società sulla cresta dell’onda: con un fatturato di 3.587 milioni realizza la crescita più sostenuta (+129,8 per cento) rispetto al 2009, seguita da Ferragamo (+103,8 per cento). Nel 2013 il fatturato premia anche Armani (2.186 milioni) e la Otb di Renzo Rosso (1.552 milioni).
Per quanto riguarda l’ occupazione, nelle aziende coinvolte dall’indagine è aumentata del 21,5 per cento nel periodo 2009-2013, arrivando a un totale di oltre 299mila dipendenti a fine 2013.