Buoni esempi: Fratelli Rossetti e Cuoio di Toscana
Dove non arrivano le soluzioni politiche, arriva la tecnologia. Il “made in” è fermo a tempo indeterminato in Europa? La risposta alle esigenze di tutela di aziende e consumatori si può allora trovare in un “tag”, che contiene certificazione sull’origine e la qualità del prodotto, garanzie sulla tracciabilità, ma anche consigli d’uso e informazioni sull’azienda produttrice.
Un esempio di made in Italy 2.0 è l’accordo fra il calzaturificio Fratelli Rossetti e il marchio Cuoio di Toscana che ha dato vita alla “smartshoe”, la scarpa intelligente e “taggata”: basta puntare lo smartphone alla scarpa per accedere a informazioni sulla sua origine, la storia dell’azienda e degli uomini che l’hanno creata, ma anche a video, link e servizi esclusivi, come per esempio consigli sulla cura del prodotto o il suo uso. Il tutto grazie alla tecnologia Nfc (Near Field Communication), che Cuoio di Toscana offre come opportunità esclusiva ai suoi clienti. La smartshoe dei Fratelli Rossetti è stata presentata nell’ambito della Fashion Week donna di Milano.