43a edizione di FILO: più innovazione per conquistare i mercati esteri
“Il filo dell’innovazione: fattore di competitività sui mercati esteri” è il titolo di un articolato convegno organizzato da Ice-Agenzia, FILO e Sistema Moda Italia nel primo giorno della 43a edizione di FILO. Prendendo spunto dalla presentazione della Piattaforma tecnologica nazionale per il tessile e l’abbigliamento, i relatori hanno fatto il punto sul tema dell’innovazione nei filati e nei tessuti quale vantaggio competitivo sui mercati esteri.
Marinella Loddo (direttore Ice-Agenzia di Milano) ha ribadito come “i filati, i tessuti e l’abbigliamento made in Italy siano particolarmente apprezzati dai consumatori di tutto il mondo. È un apprezzamento dovuto in larga parte alla capacità di innovare delle aziende italiane, che spesso però non hanno la dimensione e gli strumenti per affrontare i mercati di paesi lontani”.
Pier Francesco Corcione (FILO) ha voluto invece sottolineare come spesso si parli del tessile come di un settore maturo, quando invece è “l’unico settore che quattro volte l’anno rinnova completamente il campionario. Ed è anche per questo che la costituzione della Piattaforma tecnologica nazionale è un’ottima notizia: perché finalmente mette insieme esperienze e istituzioni diverse e perché consente alle imprese del tessile di avere a disposizione standard condivisi, da cui partire per la ricerca di nuovi materiali”. Ma Corcione ha anche aggiunto che “Quello che definisce la vera innovazione è la giusta misura di tecnologia e fattore umano”.
Se Massimo Marchi e Aldo Tempesti si sono soffermati sulla mission e sugli obiettivi della tecnologica nazionale per il tessile abbigliamento, Stefano Azzalin (responsabile SellaLab, Banca Sella) ha illustrato come la tecnologia abbia contribuito a cambiare radicalmente i modelli di business di molti settori.
Gianpaolo Bruno (direttore dell’Ufficio per la pianificazione strategica, studio e rete estera di Ice-Agenzia) ha presentato una ampia serie di dati sull’interscambio di prodotti tessili tra l’Italia e i principali attori del mercato: se il nostro paese continua a mantenere una leadership nelle esportazioni tessili, è però evidente che la sua quota negli ultimi anni si è ridotta. D’altra parte, la nuova globalizzazione comporta che non esista più una catena del valore strettamente nazionale, per ricomporsi in catene globali del valore. “E il vantaggio competitivo di una impresa diventa così il disporre di potere di mercato nei confronti degli altri anelli della catena”. È un vantaggio che molte imprese del tessile italiano potrebbero avere, ma che talvolta non riescono a esprimere su mercati lontani da quello interno. In questo nuovo contesto, allora, il ruolo di Ice-Agenzia è proprio quello di dare il “supporto per superare gli ostacoli alla internazionalizzazione delle imprese”.