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Un buon 2014 per le esportazioni di tessile-moda

Nei primi nove mesi del 2014 l’export del tessile-moda è cresciuto del 4% su base annua, portandosi a quota 21,6 miliardi. Parallelamente, l’import è aumentato dell’8%. Il saldo commerciale si conferma, pertanto, positivo per oltre 6,8 miliardi, pur calando di 260 milioni circa rispetto a quello del 2013. È quanto emerge dalle elaborazioni effettuate dal centro studi di Sistema Moda Italia su dati Istat.

In particolare, le vendite estere di tessile aumentano del 3,2%, quelle di abbigliamento del 4,4%.

Guardando alle singole merceologie, i filati ottengono un +0,7%, mentre i tessuti salgono del 3,4%, grazie soprattutto ai risultati della tessitura serica, laniera e chimica, mentre il tessuto cotoniero cede il 2,2%. Le esportazioni del comparto arredo-casa aumentano del 3,1%; e vanno bene anche gli “altri tessili”, che guadagnano il 4,5%. Il risultato migliore lo ottiene la maglieria, che cresce del 5,4%, mentre l’abbigliamento confezionato sale del 4,1%.

Quanto alla geografia, le vendite all’interno dell’Unione Europea risultano in aumento del 5,2%, mentre il complesso delle aree extra-UE segna mediamente un +2,6%. In crescita l’export di tessile-moda verso la Germania (+4,1%), ma soprattutto verso Regno Unito (+8,3%) e Spagna (+5,3%), mentre calano leggermente in Francia (-0,9%). Sui mercati extra-europei, invece, risulta premiato l’export diretto negli Usa (+7,3%), a Hong Kong (+10,9%) e in Cina (+11,2%). La Russia cede, invece, il 10% nell’arco dei primi nove mesi dell’anno rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Il presidente di Sistema Moda Italia, Claudio Marenzi ha così commentato i dati: “L’integrità della filiera, l’alto livello di specializzazione e il suo posizionamento a livello internazionale hanno assicurato nuova linfa al sistema industriale tessile-moda italiano, che nel 2014, come indicano i dati, si è fatto trovare pronto a rispondere ai nuovi stimoli e alle rinnovate richieste del mercato globale, ‘affamato’ di produzioni ‘belle e ben fatte’ come quelle made in Italy”.

 

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