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La stampa estera e l’unicità di FILO

Richiamare a FILO un sempre maggior numero di visitatori internazionali è un impegno costante dell’organizzazione di FILO. E uno dei canali più importanti attraverso i quali si possono porre le basi per raggiungere questo obiettivo è la stampa straniera. Proprio per questo, FILO – in collaborazione con Ice-Agenzia e le agenzie regionali preposte – invita regolarmente alcuni giornalisti internazionali a visitare la fiera. Qual è dunque l’opinione che di FILO si sono fatti alcuni dei reporter stranieri arrivati per la 42a edizione?

Abbiamo raccolto le opinioni sulla rassegna dei giornalisti che hanno prima visitato la fiera e hanno poi partecipato all’Educational day organizzato nel distretto di Biella. Janet Prescott non è solo una esperta giornalista inglese con una profonda conoscenza del mondo tessile a livello mondiale, ma è anche una fedele visitatrice di FILO, capace di cogliere le novità e il valore delle collezioni esposte: “In questa edizione di FILO ho visto molti prodotti interessanti: ho decine di pagine di appunti da elaborare per scrivere i miei reportage su Twist e sugli altri magazine del network! Quanto all’Educational day a Biella, l’ho trovato un viaggio di lavoro particolarmente interessante, che ci ha dato l’opportunità di apprezzare la cultura imprenditoriale e lo stile di vita – cibo compreso – dell’area biellese”.

Li Bo, caporedattore della rivista cinese Textile Leader, afferma di essere rimasto “veramente colpito dalla qualità dei filati esposti a FILO. Anzi, per la verità, pensavo che in Italia non ci fossero più filature, che tutta la produzione fosse ormai trasferita in Cina. Per me è stata una visita molto stimolante e istruttiva sotto diversi punti di vista: ora cercherò di trasferire queste mie impressioni ai lettori della rivista, che sono imprenditori e professionisti cinesi molto qualificati”.

Amina Baqai, caporedattore del Pakistan Textile Journal, afferma: “La qualità dei filati esposti a FILO è realmente molto elevata, è giusto dire che a FILO è esposta l’eccellenza dei filati a livello mondiale. Per quanto mi riguarda, mi sono concentrata in particolare sui filati più tecnici, che hanno un impiego nel settore del tessile di protezione: sono prodotti che per le loro qualità e per le loro performance susciteranno senz’altro l’interesse dei lettori della mia rivista”.

Humberto Martinez direttore di Textile Expres, con sede a Barcellona, sottolinea l’importanza della stampa tecnica: “La mia rivista si rivolge a un pubblico di professionisti del settore tessile-moda europeo, che sapranno certo apprezzare le novità esposte a FILO. In un periodo di crisi, i media specializzati svolgono un ruolo importante per far conoscere le fiere che vale la pena visitare”.

Angela Cavalca della rivista tedesca Fashion Today si sofferma invece su un aspetto che può diventare per le imprese una importante leva competitiva: “A FILO ho trovato molte imprese impegnate nella ricerca di filati non solo innovativi e di altissima qualità, ma anche realizzati attraverso lavorazioni rispettose dell’ambiente. I consumatori del Nord Europa sono molto sensibili a questo tipo di problematica e hanno raggiunto una consapevolezza notevole, che li porta a guardare non solo alla sostenibilità del capo finito, ma anche a quella delle sue componenti”.

 

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