Il tessile tecnico guarda al futuro
Stime recenti indicano che il tessile tecnico rappresenta circa il 30 per cento del fatturato totale del settore tessile nell’Unione Europea, per circa 30 miliardi. E le imprese italiane negli ultimi anni hanno acquisito un ruolo di primo piano in questo comparto. Oltretutto, anche in questo campo, si hanno timidi segnali di un ritorno in patria delle produzioni a più alto valore aggiunto.
Partendo da queste premesse, la decima edizione del convegno Nanoitaltex 2014, organizzato a Biella da TexClubTec e Unione Industriale Biellese, con la collaborazione di Pointex (Polo di innovazione tessile), non è stato solo un importante appuntamento di aggiornamento tecnologico, ma anche un utile momento di riflessione sulla situazione attuale e sulle prospettive future per il settore.
E il presidente di Pointex, Massimo Marchi, ha scelto proprio il convegno per annunciare la nascita della Piattaforma tessile italiana: si tratta di un soggetto trasversale all’intero sistema tessile-abbigliamento italiano, che si propone come l’interfaccia naturale della Piattaforma tessile europea. Le piattaforme, nate grazie anche all’impegno di Smi, Euratex e TexClubTec, hanno l’obiettivo di affrontare i problemi del settore tessile in Italia e in Europa, e riuniscono esperti dell’industria e della ricerca al fine di sviluppare programmi specifici di ricerca e innovazione in tre ambiti: nuove applicazioni tessili, transizione da una produzione di massa a una personalizzata e passaggio da prodotti base a prodotti specialistici