Cresce l’occupazione nel lusso
Il rilancio dell’Europa passa dal lusso? Secondo uno studio commissionato dalla European Cultural and Creative Industries Alliance (Eccia), confederazione della quale fanno parte le cinque principali associazioni europee dell’alto di gamma (Altagamma, Circulo Fortuny, Comité Colbert Meisterkreis e Walpole British Luxury), presentato di recente al Parlamento europeo, nell’ultimo triennio gli addetti dell’industria europea del lusso sono cresciuti di 200mila unità, passando da 1,5 a 1,7 milioni. Un dato in controtendenza, visti i cali di occupazione registrati in altri settori.
Molta anche l’attenzione dedicata alla formazione dei lavoratori: la ricerca stima che sotto questa voce i principali marchi del lusso investano in media oltre 700 euro l’anno per dipendente.
La crescita occupazionale del lusso va di pari passo con quella delle vendite. Il fatturato complessivo delle aziende dei diversi settori dell’alto di gamma è cresciuto del 28 per cento tra il 2010 e il 2013, passando da 428 a 547 miliardi di euro. Numeri di tutto rispetto, che rappresentano il 4 per cento del Pil europeo (un punto in più rispetto all’anno precedente).