Più innovazione per l’industria manifatturiera europea
Tutta l’Europa soffre di un divario con gli Stati Uniti e col Giappone sul piano dell’innovazione e, soprattutto, in questo campo sono ancora considerevoli le differenze tra gli Stati membri dell’UE.
Lo ha ribadito Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l’industria e l’imprenditoria: “Portare avanti l’innovazione in tutta Europa rimane un elemento prioritario se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo di politica industriale di almeno il 20 per cento del Pil dell’UE prodotto dall’industria manifatturiera entro il 2020. La chiave della crescita sono maggiori investimenti da parte delle imprese, una forte domanda di soluzioni innovative europee e la riduzione degli ostacoli che si frappongono all’applicazione commerciale delle innovazioni”.
I quattro paesi europei che investono maggiormente nella ricerca e nell’innovazione – e ne hanno i rendimenti più alti – sono Svezia, Danimarca, Germania e Finlandia. Portogallo, Estonia e Lettonia sono invece quelli che hanno registrato i maggiori miglioramenti nell’ultimo periodo. L’Italia si piazza tra gli “innovatori moderati”.