
EURATEX CHIEDE MISURE “AMBIZIOSE” CONTRO IL CARO-ENERGIA
Euratex, la Confederazione dei produttori europei di abbigliamento e tessili, chiede alla Commissione europea di avere maggiore “ambizione” per quanto riguarda il caro-energia e di mettere in atto sforzi congiunti per affrontarlo.
Secondo Euratex, la proposta di regolamento approvata del Consiglio europeo per far fronte alal eccezionale crescita dei prezzi dell’energia non prevede alcuna azione significativa a sostegno diretto dell’industria europea. Il rischio è accelerare la deindustrializzazione dell’Europa e ritardare l’attuazione del Green Deal.
Euratex chiede dunque l’adozione di un price cap europeo sul gas naturale e la rapida modifica del quadro temporaneo di crisi, garantendo criteri e soglie di applicazione che non escludano da un possibile sostegno le aziende più vulnerabili (ad esempio, nella nobilitazione e nei servizi tessili). La Confederazione chiede anche di rivedere il meccanismo ETS Indirect Carbon Leakage per includere i settori delle fibre artificiali, dei non tessuti, della filatura e della tessitura. La Confederazione sottolinea infatti che la struttura industriale dell’Unione europea è pienamente integrata. Dunque, se si perde un segmento della catena del valore a causa della crisi in un paese, gli effetti sono destinati a ripercuotersi su tutte le industrie con sede nella UE. L’industria europea si salva nella sua unitarietà, o non si salva affatto e la frammentazione del mercato interno non proteggerà la produzione nazionale di nessuno stato membro.
Biella, 26 Ottobre 2022